giovedì 18 giugno 2009

Hands up!

Ok. Niente di preoccupate. Non spaventatevi. Solo un episodio a pensarci ora, divertente. Bisogna sempre trovare il lato divertente delle cose. E questa cosa qui ha un ENORME lato divertente.
Insomma hands up significa mani in alto. E mai sinceramente mi sarei aspettato di sentirmelo dire, in nessuna delle due lingue. Eppure mi è capitato quest'oggi.
Insomma a mezzogiorno Shaun mi accompagna in centro, in downtown. Avevo appuntamento dopo mezzogiorno con questo tipo che doveva vendermi dei libri. Niente di che. Semplicemente ha questi otto libri usati che vende e a cui sono molto interessato. Roba sull'artico, Central Eskimo di Boas e altre cosine interessanti. Insomma lui lavora al Justice Building, all'incrocio tra la Wellingont e la Kent. Insomma mi recò costì e attendo in panciolle, ascoltando musica irlandese con l'ipod e canticchiando inventando la maggior parte delle parole, e pronunciando forte le uniche che sapevo per certo essere corrette. Spesso mi capita di cantare quello che sto ascoltando o fischiettarlo, per vedere se la gente attorno a me conosce la canzone, la apprezza e si unisce a me in un coro di voci o fischi. Quest'oggi per l'appunto stavo testando il numero di irlandesi presenti in Canada e orbitanti attorno al Palazzo di Giustizia.
Insomma me ne stavo colà bel bello, circa da mezzogiorno meno un quarto. Ho mandato due messaggi al tipo e, verso l'una, ho provato a chiamarlo. Niente da fare il mio cellulare non vuole chiamare cellulari canadesi. Fattostà che all'una e mezza, vagamente infastidito, decido di entrare nel Palazzo di Giustizia per domandare di questo tipo. Il suo nome è: Wallace J. McLean. Ecco un irlandese ho pensato mentre tutto questo sta per accadere. Entro nell'edificio e mi trovo davanti due corridoi, in fondo al primo vedo un banco, con un uomo e un telefono. Deve essere per certo un banco informazioni. L'altro corridoio meno interessante conduceva a delle scale.
mi dirigo verso il primo corridoio, ignaro di star passando in mezzo ad uno strano detector che legge le schede magnetiche che ogni persona lavorante in quell'edificio indossa, per poter entrare. Ovviamente io non avevo la scheda. Attraverso l'ingresso e tutto, e quando dico tutto, dico tutto, comincia a suonare. Da una porta escono 5 poliziotti, o meglio guardie giurate, tre delle quali mi puntano la pistola e dicono appunto: Hands up.
Sorrido. Perchè funziona sempre. Mi chiedono i documenti, gli dico che ho il passaporto nello zaino. Mi fanno posare lo zaino a terra, lo apro e porgo il passaporto ad uno dei tizi.
Dopo 2 minuti erano le persone più servizievoli della terra. Si sono scusati mi hanno portato in guardiola, hanno cercato sul computer notizie di questo McLean, hanno controllato il numero di telefono, hanno provato addirittura a chiamare col loro cellulare sto tizio. Che non ha risposto.
Vabbè un'avventura divertente alla fine. Devo dire che non sembravano poi così tanto convinti quando han detto hands up. Si vabbè ti prende un po' lo sbibigul. Però davvero sembrava uno scherzo.

Alla fine sto cazzo di Wallace J. McLean lavora nel palazzo di fronte.

3 commenti:

  1. And now Mr. Wallace J. McLean clap your hands! :)

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  2. Dai Macsi... al tuo ritorno ci alleniamo io e te al Mani in alto? ok?? ti va??? ma io sono più cattivo credimi.....

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  3. Ossignore! Avventura eccitante, non c'è che dire! Dovevi fare una mossa di karate e dirgli 'giù le pistole o faccio fuori la squinzia' :D che robe da film... :)

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