mercoledì 29 luglio 2009

la scoresa

Giusto perchè non so cosa scrivere, vi metto a conoscenza del nuovo file mp3 che ho scoperto tra i milioni di cui ho letteralmente impinito l'ipod prima di partire. In sti due giorni sono sotto effetto nostalgia, non tanto giusto un pochino, e quindi, giro la rotellina dell'ipod e cosa piazzo ad alto volume? Pilat e l'intero album canzoni tradizionali triestine (non c'è solo Pilat, ma anche Gianfry, cori e coretti vari e robe così).
Comunque son qua bel bello che me la digo e me la conto per casa perchè fuori diluvia, e canticchio sottovoce, finisce Trieste mia e cosa inizia? Questa canzoncina che non avevo mai sentito e che mi ha fatto rotolare dal ridere. Soprattutto perchè non me l'aspettavo. Jessie una delle mie coinquiline mi ha osservato alquanto perplessa e alla sua domanda "perchè ridi? di cosa parla la canzone" ho cercato di rispondere spiegando l'infinita poesia racchiusa nel testo, ma non credo di aver raggiunto lo scopo.
Fatto sta che trascrivo qui la parte finale del testo acciochè tutti voi possiate goderne. Ho tirato giù anche gli accordi e la suonerò ogni giorni, d'ora in avanti, sul mandolino.
La prima parte ve la risparmio, ma la canzone finisce così:

La scoresa la scoresa
xè una roba naturale
chi che mola la scoresa
el se libera de un male

Ma per fare la scoresa
bisogna ben tegnir el fià
perchè se no vien fora meza
e resta in cul l'altra metà

La scoreseta xè un vento tiepido
che fa el solletico
che fa el solletico
La scoreseta xè un vento tiepido
che fa el solletico
al bus del cul

La scoreseta xè un vento soffice
che fa ziffe ziffe ziffe zoffete
La scoreseta xè un vento soffice
che fa ziffe ziffe ziffe zoffete
al bus del cul

Io davvero non conosco l'autore di cotale capolavoro, magari non è neppure così alta poesia come io invece credo. Ma è impagabile sentir spandersi dalla finestra della mia cucina, per le contrade di Iqaluit una voce che annuncia lieve.. la scoreseta xè un vento tiepido.

venerdì 24 luglio 2009

Altre foto con Mr. Theophilus Popper



Giusto un paio di foto insieme al mio collega nella cucina della nostra piccola casupola a Creekside Village. O Rainbow Village come l'ho sentito chiamare oggi. Perchè han pitturato tutte le facciate delle case di vari colori. Marrone, grigio, nero e rosso mattone. Bravi, ottima scelta. Manca solo il giallo cacarella anche se credo di averlo visto sulla facciata dell'ultima unità in fondo alla strada. Bah.
L'interno comunque è uno schifo per tutte.

giovedì 23 luglio 2009

L'antropologo e il giornalista


La ricerca antropologica fatta in team. Ne parlavamo spesso all'università svaccando fuori dalla Baum (biblioteca umanistica), con Dario, Laura, Chiaretta, Mariano e tanti altri. Bene per me la questione è diventata realtà. Ho un collega. Ed è quello nella foto. Abbiamo già trascorso due serate assieme sul campo e sono state decisamente proficue. I bambini si avvicinano e fanno cerchio senza bisogno di chiamarli e gli adulti ridono e fanno finta di stare con i bimbi. Tutto per guarda Mr T.P. Lui è un giornalista, è così che si è fatto conoscere dai bambini. E tale resterà. Devo fargli un microfono.
Vi dico solo che con il pupazzo posso dire quello che normalmente non si può. E la gente dice al pupazzo quello che normalmente a me non direbbe.

sabato 18 luglio 2009

polsi e sfere

El papa se ga roto el polso e mi me son roto le bale. Come la mettemo?

Violenza a Creekside Village

Qui dove abito, che una volta si chiamava White Row, ma che adesso pomposamente ha nome Creekside Village, nelle varie unità (che chiamarle case è troppo) ci sono diverse famiglie. Sono 4 o 5 file di caseggiati e ogni fila ha case davanti e dietro. Davanti i numeri pari, dietro i dispari. In ogni unità vivono diverse famiglie, anche tre assieme, e la singola unità è poco più grande di 100 metri quadrati, su due piani.
Ad ogni modo la polizia ha appena portato via un ragazzo che abita di fronte a casa mia. Ho parlato con un tipo che conosco e che abita li. Lui è l'autista del bus e ha chiamato lui la polizia. Il ragazzo stava picchiando la moglie davanti al figlioletto di 4 anni. Li vedevo sempre assieme bere il caffè sui scalini di casa mentre il piccolo giocava. E avevo spesso sentito urlare. Il tipo che conosco non ho capito se è suo padre, di sicuro è un parente e abita qui solo per l'estate perchè stanno ristrutturando casa sua.
Adesso non si sentirà urlare per un po'. Non da quell'unità almeno.

mercoledì 15 luglio 2009

Ti tiro un pugno se non ti cavi dalle balle!

Allora.
Io quella frase li gliel'ho detta davvero. Esasperato alla fine, mentre sorridente e viscido continuava a parlarmi. Non so come ma ha capito. Ha sorriso un'ultima volta ed è andato via.

Ieri mattina è venuto a casa mia sto tipo per un'intervista. Lui fa un sacco di cose tradizionali con le scolaresche e i turisti. E' un racconta storie, ho filmato quando raccontava la storia di Kiviuq al museo, insomma si prospettava davvero come un'intervista interessante. E invece...

Dopo due ore in cui mi ha raccontato del nonno che era uno sciamano e di come è cresciuto lui ad Iqaluit, della nonna che gli raccontava le storie ecc ecc... non so come, non so perchè ha cominciato a dire verso i trentanni ho scoperto che mi piacciono i maschi, e tutta una serie di cose molto volgari che mi hanno inchiodato alla poltrona. Ha cominciato a fare allusioni a... insomma avete capito... a lui, al mio lui. Che per la fifa si è rintanato non so dove, si è fatto vedere solo a tarda sera.
Alla fine mi sono inventato una scusa che dovevo andare a pranzo con amici ed era già l'una e così ho cercato di buttarlo fuori ma lui insisteva a fare battutine ed allusioni. Al che appena è uscito ho chiuso la porta e gli ho detto "se non ti cavi dalle balle ti tiro un pugno". Capita l'antifona si è dileguato.
Son rimasto sconvolto per un po' dopo sta cosa. Cioè volgare proprio. Volgare per me. Bleah.

Alla fine ieri sera sono andato al cinema con Napatsi, doveva esserci anche Jay ma era ammalato. Così siamo andati a vedere Up. Merita. Davvero merita un sacco, bella storia, bei disegni, animazione Pixar che non delude mai.
La storia: un vecchietto verso la fine dei suoi anni decide di realizzare il sogno suo e della ormai defunta consorte di visitare un luogo selvaggio in Perù, dove ci sono creature mai viste, dinosauri ecc... tipo il mondo perduto... insomma, lega miliardi di palloncini alla sua casa e vola via. Tutto fila liscio se non che mentre svolazza con sta casa sopra i tetti della città scopre un passeggero clandestino a bordo, un giovane grassoccio boy scout estremamente loquace. Divertente, commovente e si tutto sommato da vedere.

Il cinema: era il primo film che vedevo qui. Il cinema mi è piaciuto un sacco. Ci sono 40 poltrone (80 nell'altra sala dove davano Transformer 2 che ovviamente attirava più gente) ed eravamo in sei. Piccolino accogliente, davvero un bel posticino. Sembrava di essere a casa mia, con una tv super fica.

Venerdì si va tutti a vedere Harry Potter.

Jes devo scrivere un libro di tutta sta avventura. Non mi son mai successe tante cose strambe come da quando son arrivato qui. Mi manca un po' il nord-est.
Come diceva Giacomo Noventa, poeta dialettale veneto:

Par vardar dentro cieli sereni
là su sconti da nuvoli neri,
go’ lassà le me vali e i me orti,
par andar su le cime dei monti.
Son rivà su le cime dei monti,
go’ vardà dentro cieli sereni,
vedarò le me vali e i me orti
là zò sconti da nuvoli neri?

martedì 14 luglio 2009

Oggi sciopero!



Mi scuso per il precedente post, ma non essendo in Italia ed essendo stufo del becero andazzo del Bel Paese, non ero a conoscenza della manifestazione. Rimedio così.

"Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana".

Auuuuuuuuuuuuuuuu!!

Tutti gli huskies della città stanno ululando. Fuori fa freddo, nebbia e nuvoloni neri e fastidiosi. E tutti i cani stanno ululando. Fa decisamente impressione. Aspetto un tipo per un'intervista e ho un sonno della madonna. Ah ci son 5 gradi, temperatura percepita a causa del vento 0. L'altro ieri 18. Oggi 0. Stasera vado a vedere Up al cinema.
Sti ululati mi han fatto venire in mente quando ero piccolo.
Quando ero piccolo le mie giornate erano scandite dalla sirena del cantiere. Verso mezzogiorno e poi ancora verso l'una. E mi pare anche intorno alle cinque ma non ne sono sicuro. Probabilmente è il primo suono di cui ho coscienza.
Ma sta sirena suona ancora? Forse crescendo mi ci sono abituato e non la sento più, ma ultimamente, tra che vivevo a Venezia, tra che adesso son qua, ho pensato davvero che fosse stata eliminata.
Ascoltate monfalconesi! E ditemi se la sirena del cantiere suona ancora. E se me la registrate e mandate in mp3, vi registro gli huskies e ve li mando come ringraziamento.

giovedì 9 luglio 2009

La salsiccia del Primo Ministro

Che non è assolutamente una cosa pornografica. Cionostante posso capire che il vostro primo pensiero sia andato a qualche scandalo sessuale, a qualche fotografo impertinente che immortale il primo ministro con attributo sballonzolante e cadente. Niente di tutto ciò, e non solo perchè il Primo Ministro del Nunavut è una donna, ma perchè oggi era il Nunavut Day. E che minchia c'entra? State quieti che ve lo dico.

Il Nunavut è l'ultimo nato tra gli Stati della Federazione canadese. E' nato nel 1999, quindi oggi era il suo decimo compleanno, e comprende una vastissima porzione di territorio (è lo stato autonomo più vasto al mondo) che una volta faceva parte dei NorthWestern territories, che ad oggi sono limitati al Artico canadese occidentale, ed hanno un governo non autonomo, ma estremamente legato alla burocrazia centrale della Federazione. Fattostà che ogni anno, in occasione del Nunavut Day, ad Iqaluit (capitale) il sior sindaco, la siora prima ministra e altri politicanti cucinano per la popolazione. E si mangia aggratis per un giorno intero. Alla mattina salsicce e pancakes, a mezzogiorno vasta scelta tra hot-dog, carne secca di caribou (buona), arctic char crudo e congelato (buono), fette di pelle e grasso di beluga, ovviamente crude, e vari tipi di carne e interiora sempre crude. Su queste ultime cose non sono disponibili commenti poichè non li ho testati. Speravo in un pezzo di foca, ma non c'era.

Voi ve lo vedete Pizzolito che fa un soffrittino per i monfalconesi a mezzogiorno? O Berlusconi che alla festa della repubblica si unge (se possibile ungersi ulteriormente) di sugna di maiale?
Io no. Fate voi.
A me vien voglia di vivere in un paese in cui almeno una volta l'anno, mangi gratis tutto il giorno.
Ah stasera ci sarebbe la cena offerta dalla compagnia aerea Canadia North, ma è una roba troppo da vips, e non fa per me. Son e resto un contadin.

mercoledì 8 luglio 2009

La poesia delle nove e quarantaquattro

Se il colonialismo dite, è ormai lontano
lesto il dito vi infilzo nel deretano
se il colonialismo dite è ormai finito
il culo infilo non so come nel dito.

Tutto questo per dir quanta tristezza ho provato stasera nel vedere come la gente, i bianchi, i qallunaat, guarda agli inuit, soprattutto agli elders, che meriterebbero se non reverenza, almeno rispetto. Per ciò che son stati e che non possono più essere.
Fanculo l'antropologia senza prese di posizione non mi piace.

Qui non funziona. Non funzionerà mai. E' tutto destinato a finire. Ma ci illudiamo di aver messo la pezza e che questa basti, laddove il buco si allarga sempre più. E certi strappi non si riparano più.

Nanook

martedì 7 luglio 2009

pasta fresca, 4x4 e pessi

La pasta fresca, se avete la macchinetta per tirarla, è una cosa semplicissima da farsi.
E così ho fatto le tagliatelle in casa per gli amici che son tanto gentili e mi ospitano sempre per chiacchierare.
Per quattro persone, una bella dose abbondante, prendete 4 etti di farina (ho usato quella bianca perchè altra non ne hanno), ma in Italia possiamo scegliere diversi tipi.
Comunque 4 etti di farina, 4 uova, un pizzico di sale e acqua tiepida se non si amalgama bene la pasta. Versate la farina a fontana sul tavolo, ci fate un bel buco in mezzo e ci mettete le uova. Le sbattete e pian piano iniziate a inglobare la farina, con la forchetta prendendola dai bordi oppure buttandocela dentro col dito. Quando la crema è abbastanza pastosa, procedete a impastare il tutto con le mani e lavorate la pasta fin che diventa di una certa consistenza, questo non so spiegarvelo. Aggiungete farina per far si che la pasta non sia appiccicosa.
Lasciatela riposare un po'. Poi se avete la macchinetta siete a cavallo. Impostatela sulla misura più larga e passate una prima palla di pasta, ripiegate il risultato su se stesso e ripassatela ancora nella macchina. Per un tre quattro volte. Poi diminuite lo spessore della macchina e via così fin che ottenete la pasta dello spessore desiderato. Procedete al taglio secondo la forma desiderata. Lasciatela asciugare su un vassoio infarinato per almeno un'ora.

Ho fatto le tagliatelle con sugo di salsiccia e funghi ed è stato un successone. Questo sabato. gran giornata. Sono andato a pescare ma non c'erano pesci, ho guidato un quad 4x4 immenso che va dappertutto, su le piere, tal ploch, ta la sabia, su pei muri, sora l'acqua, credo che al svoli anca.Scuseme ma me mancava el dialeto, compatime se podè.
Gran giornata. Gran giornata.

Pecà che no vemo guantà nianca un sievolo o un guato.